- Cos’è la targa di prova?
- Quando viene usata la targa di prova?
- Quanto costa una targa di prova?
- Come circolare con la targa di prova?
- Chi rilascia la targa di prova?
- Come si ottiene la targa di prova?
- Cosa copre l’assicurazione della targa prova?
- Quali sono le sanzioni previste in caso di assenza della targa di prova?
Cos’è la targa di prova?
La targa prova è un oggetto importantissimo per permettere la circolazione di veicoli non immatricolati, ma solo in particolari casi. Inoltre, dal 2021 anche i veicoli usati e già immatricolati possono circolare usando la targa di prova. Ma addentriamoci nei dettagli per scoprire perché viene rilasciata e come utilizzarla.
Quando viene usata la targa di prova?
Se ti è mai capitato di vedere in giro un’auto o un rimorchio che aveva una targa un pò insolita? Difatti, la targa di prova è molto simile a una targa normale, con alcune differenze:
- È strutturata in questo modo: due caratteri alfanumerici, lettera “P” e altri cinque caratteri alfanumerici
- Ha un fondo bianco
- Viene situata nella parte posteriore dell’auto
Viene usata in una di queste situazioni:
- Prova o verifica sperimentale
- Montaggio o dimostrazioni
- Questioni legate alla vendita
- Trasferimenti
Quanto costa una targa di prova?
Il totale è di circa 60 euro, ma la somma può anche essere suddivisa in tre rate diverse.
Come circolare con la targa di prova?
Non tutti possono circolare con la targa di prova. Se rientri in una delle seguenti categorie, puoi fare una richiesta di autorizzazione, che ha una validità di circa un anno.
- Concessionari e i loro agenti di vendita
- Aziende costruttrici di veicoli, pneumatici e carrozzerie, e i loro rappresentanti
- Aziende di trasporti di veicoli non immatricolati (per viaggi sotto ai 100km)
- Officine meccaniche di riparazione e trasformazione (titolari e dipendenti)
- Università ed enti che si occupano di ricerca e sperimentazione in ambito automobilistico
Chi rilascia la targa di prova?
Gli enti ufficiali che si occupano della concessione della targa di prova sono:
- le concessionarie che si occupano della vendita dell'auto;
- costruttori di carrozzerie oppure di pneumatici;
- costruttori di dispositivi di equipaggiamento e sistemi possono rilasciare questa speciale targa;
- officine di riparazione
Come si ottiene la targa di prova?
Ecco i passi da seguire per ottenere la targa di prova:
- Prima di tutto bisogna ricevere la certificazione di iscrizione al Registro delle Imprese, che autorizza l'azienda che richiede la targa ad utilizzarla. Altrimenti, puoi anche presentare un’autocertificazione che attesta il numero REA (Repertorio Economico Amministrativo) nonché la registrazione alla Camera di Commercio
- Pagare le tre quote con i bollettini forniti dalla Motorizzazione o dall’ACI: il primo di 10,20€ valido per la richiesta, il secondo di 32€ e il terzo di 18,37€
- Allegare le certificazioni e le ricevute di pagamento alla domanda per richiedere l’autorizzazione (modello TT2119) e presentarla alla Motorizzazione della provincia in cui si trova l’azienda
- Attendere l’autorizzazione della pratica per ricevere l’autorizzazione e la targa prova in versione cartacea
Cosa copre l’assicurazione della targa prova?
L’obbligo di RC auto è valido anche per i veicoli con targa prova, come previsto dall’art. 122 del Codice delle Assicurazioni. Inoltre, deve essere contratta dal titolare dell’autorizzazione della targa di prova (e non dal proprietario del veicolo, come di solito avviene).
Quali sono le sanzioni previste in caso di assenza della targa di prova?
L’articolo 98 del codice stradale prevede sanzioni pecuniarie per un importo tra 84 € ai 335 € per i veicoli in circolazione di prova che non rispettano gli scopi previsti legalmente. Oppure sanzioni per un importo tra 25 € ai 99 € in caso di assenza della relativa targa durante la circolazione di prova.
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