Talvolta sembra impossibile, eppure l’angolo cieco dello specchietto retrovisore coglie ancora di sorpresa più di un automobilista, apparentemente attento.
Molte auto oggi montano sofisticati dispositivi che, attraverso un sensore, guidano l’automobilista ad evitare l’ostacolo durante un sorpasso o all’uscita da un parcheggio. Tuttavia il 60% del parco auto circolante in Italia è composto da veicoli che hanno più di 11 anni, nei quali l’unico beep sonoro noto è quello del clacson. Diventa quindi imprescindibile saper individuare ed evitare l’angolo cieco durante la guida.
Cosa vuol dire angolo cieco?
E’ una porzione di strada che non risulta visibile negli specchietti retrovisori; per ovviare a questo inconveniente il conducente deve necessariamente voltare fisicamente la testa indietro, mossa che, ad alta velocità, potrebbe risultare pericolosa.
Perché si genera l’angolo cieco?
Un veicolo a quattro ruote ha un’ampia visuale in avanti e di fianco, ma la visibilità viene ostruita dai pilastri laterali, che creano un angolo morto. A livello empirico l’ostacolo è superabile spostando la posizione della testa rispetto al pilastro laterale e cambiando così la visuale per individuare pedoni o traffico proveniente da un lato.
Ma le difficoltà maggiori nascono quando serve controllare la parte posteriore del veicolo e si procede in diagonale, per effettuare un sorpasso o un parcheggio. Gli unici mezzi a disposizione di chi guida per tenere sotto controllo cosa succede “dietro” sono gli specchietti retrovisori.
Quale tipo di specchietto?
Purtroppo nessuno specchietto è fisicamente in grado di restituire un’immagine completa e uniforme. Che siano piatti o curvi, presentano ognuno dei limiti.
Gli specchietti piatti danno un’immagine corretta, ma limitano l’angolazione visuale, mentre gli specchietti curvi danno maggiore visuale, ma ne falsano le proporzioni.
Come orientare gli specchietti?
Per evitare che l’angolo morto sia eccessivo, è buona norma orientare gli specchietti in modo da comprendere una porzione minima di auto e massima di esterno. In particolare è opportuno che quello sinistro sia regolato in modo da visualizzare il parafango sinistro o comunque la coda dell'auto. Allo stesso modo si dovrà fare per lo specchietto destro, che dovrà essere orientato leggermente anche verso il basso per agevolare i parcheggi su questo lato.
Quando guardare il punto cieco?
Tenendo presente che ogni specchietto ha un angolo cieco non basta fidarsi solo dell’immagine riflessa. Ecco perché, ad esempio in fase di sorpasso, bisogna sempre anche voltarsi rapidamente nelle tre direzioni: dietro, avanti e sinistra (per uscire di corsia), poi avanti e destra per la distanza di sorpasso e infine dietro per il rientro.
Anche il motociclista deve preoccuparsi dell’angolo cieco?
Si, in fase di sorpasso può essere complicato essere certi di essere visualizzati dal veicolo da superare, specie se di grandi dimensioni (es. camion): l’area cieca è infatti maggiore tanto più grande è la superficie del veicolo.
Un espediente utile è quello di controllare se il conducente è visualizzabile dalla propria posizione. In caso contrario nemmeno lui visualizza voi, quindi abbiate cura di rallentare ed evitare l’angolo cieco di visibilità, allontanandovi prima che il conducente decida un improvviso cambio di corsia.
Cos’è il blind spot assist?
Alcune case automobilistiche montano il Blind Spot Assist, un dispositivo che segnala la presenza di veicoli nella “zona d’ombra”. Con l’ausilio di una videocamera o un radar, quando un altro veicolo entra nell'area monitorata, il guidatore viene avvisato - attraverso l’emissione di un allarme sonoro, la vibrazione della corona del volante, oppure un alert visivo sullo specchietto - che un altro veicolo sta sopraggiungendo da dietro, e che è opportuno tenersi a debita distanza.
Il sistema, solitamente, funziona a una velocità superiore a 15 km/h e quando si innesta la retromarcia. Durante le manovre (ad esempio quando si esce da un parcheggio), infatti, il sistema è in grado di segnalare gli ostacoli in avvicinamento e aiutare il driver ad evitare la collisione. Il sistema non rileva solo i veicoli provenienti da dietro ma anche quelli sorpassati dal proprio veicolo. Entrambi i lati dell'auto sono monitorati allo stesso modo.
…Forse è giunto il momento di cambiare auto e sfruttare la tecnologia che ci viene in aiuto, anche se non è una buona scusa per perdere l’attenzione alla guida!
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