Indossabile al di sopra dei vestiti classici e visibile anche a grandi distanze, il giacchino catarifrangente è un accessorio fondamentale da tenere in auto. Chiamato anche gilet retro-riflettente ad alta visibilità o gilet salvavita, può avere colori differenti, ma l’importante è che svolga al meglio la sua funzione: rendere visibile chi lo indossa.
Tutti gli automobilisti sono a conoscenza del fatto che il suo utilizzo sia obbligatorio in determinate condizioni stabilite dalla legge. In questo articolo troverete una guida completa su obblighi, sanzioni e alcuni consigli utili a riguardo.
A partire dal 2004, il Codice della strada (art. 162 comma 4 bis) stabilisce che le bretelle o il giacchino catarifrangente devono essere indossati obbligatoriamente tutte le volte in cui il conducente si trova fuori dal veicolo quando lo stesso è fermo sulla carreggiata o in una corsia di emergenza, all’esterno dei centri abitati, di notte e in generale in condizioni di scarsa visibilità. Ciò vuol dire che il conducente deve essere sempre visibile, anche nel momento in cui è necessario posizionare il triangolo di emergenza per segnalare che l’autovettura è ferma in strada.
In realtà, l’utilizzo del giubbotto catarifrangente non è prerogativa solo della notte, ma è obbligatorio indossarlo anche di giorno nel caso in cui non è possibile essere visti a distanza.
L’obbligo è valido per tutti i veicoli, esclusi i ciclomotori a due ruote e i motocicli.
A partire dall’1 aprile 2004, l’obbligo spettante ai conducenti, si estende anche ai passeggeri del veicolo una volta scesi dall’auto.
Inoltre, l’articolo 182 comma 9-bis del Codice della Strada impone l’utilizzo del gilet catarifrangente o delle bretelle catarifrangenti (più comode in estate) anche ai ciclisti che circolano fuori dai centri abitati in un determinato arco temporale: da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima del sorgere del sole. A ciò si aggiunge anche il caso in cui si circola nelle gallerie.
Posso scegliere qualsiasi giacchino o è necessario che abbia specifiche caratteristiche?
È possibile scegliere il giacchino catarifrangente che più vi aggrada per quanto riguarda colore (arancione rosso o giallo) o forma (gilet o bretelle), l’importante che abbia la certificazione di conformità e che quindi sull’etichetta sia riportato il marchio CE, riferito alla Comunità Europea, e la sigla UNI EN 471. Le caratteristiche tecniche di questi strumenti di sicurezza stradale sono state definite da un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2003, il quale stabilisce l’omologazione e la certificazione da parte di un organismo di controllo.
Sanzioni e provvedimenti
Come tutti gli obblighi di legge, la sua mancata osservazione porta a delle sanzioni pecuniarie a partire da 42 euro fino a un massimo di 173 euro e la detrazione di 2 punti dalla patente.
Qualora l’infrazione venga commessa dal passeggero, invece, è prevista solo una sanzione pecuniaria e non anche la detrazione dei punti.
Inoltre, è bene sapere che in fase di controllo da parte delle forze dell’ordine, non è obbligatorio mostrare il giacchino, ma vi è l’obbligo, come abbiamo detto finora, di indossarlo solo nei casi necessari.
Pochi ma semplici consigli utili
Un ottimo modo per evitare sanzioni ed essere il più sicuri possibile è quello di tenere il giacchino catarifrangente in auto all’interno dell’abitacolo, sotto o dietro il sedile, e non nel bagagliaio così da poter essere indossato prima ancora di scendere dal proprio veicolo ed evitare manovre pericolose.
Per quanto riguarda il colore, invece, è bene sceglierne uno fluorescente, che sia ben visibile al buio anche in condizione metereologiche avverse come il giallo o l’arancione.
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